ANNO 14 n° 119
Giovedì Web
Tutto quello che Google
conosce di te
di Samuele Coco
28/04/2016 - 02:01

di Samuele Coco

I grandi del web sanno molto di noi, e questo non deve stupire. Vivendo in un mondo dove praticamente ogni informazione viene digitalizzata, gli utenti della rete dovrebbero ormai essere al corrente del fatto che le impronte delle nostre digitazioni virtuali sono presenti sui social, nei motori di ricerca o nella posta elettronica. Nonostante non siano le uniche a farlo, Google e Facebook hanno interessi particolari nel conoscere e raccogliere quanti più dati possibili su ognuno di noi: foto, ricerche online e spostamenti ad esempio, possono essere utili a tracciare profili molto accurati.

La famosa testata inglese Telegraph ha voluto però approfondire questo campo, realizzando una sorta di guida che consenta agli utenti di accedere all’archivio dati che Google custodisce nei suoi server. Recandosi infatti all’indirizzo https://history.google.com/history/ dopo essersi loggati con l’account Google (l’azienda americana permette di vedere solo i dati generati da account privi di restrizioni) sarà possibile visualizzare tutte le informazioni raccolte nell’arco dell’ultima settimana: dalle ricerche web alle visualizzazioni di filmati su YouTube, e persino la cronologia degli spostamenti.

La rivista ha sottolineato come la parte più interessante riguardi la sezione “Annunci” nella quale è possibile conoscere il profilo generato sulla base dell’analisi dei dati e delle preferenze fornite. Qui verranno visualizzati i temi di interesse principali, l’età e il sesso presunti e le inserzioni mirate che l’utente riceve maggiormente. Google, per fortuna, ha creato un menu attraverso cui cancellare i dati delle attività web e modificare le impostazioni e i permessi che regolano la raccolta dati.

Tutta questa mole di bit rende possibile il funzionamento di molti di quei servizi che spesso colleghiamo al famoso web 2.0, e che oggi rendono la navigazione più semplice e rapida. Migliorare un servizio colossale come quello di Google non è affatto cosa semplice, ma è sicuramente impensabile riuscire nell’impresa senza poter tracciare le attività degli utenti durante la navigazione.

Se da un lato tutti questi dati ci offrono una miglior servizio e una migliore esperienza online, dall’altro rendono l’anonimato un lontano ricordo dell’era pre digitale. Tutti gli strumenti che Google mette a disposizione, da Gmail a Google Drive, non richiedono nessun esborso economico da parte dei clienti, ma hanno il caro prezzo della nostra privacy.





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